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LA MAGIA DEL TEATRO D’OPERA PIÙ PICCOLO AL MONDO
di Ermanno Umberto Basilico - Membro del Comitato Scientifico di Golf People Club Magazine Senior Partner Interprof Group
’era una volta, a New York, nell’East Village, un piccolissimo teatro.Era il Teatro d’opera più piccolo al mondo, con palcoscenico, buca d’orchestra e una platea che poteva ospitare poco più di 100 spettatori.Era il sogno di un italoamericano, Tony Amato e di sua moglie Sally.Un sogno durato oltre 60 anni, dal 1948 al 2009.Poi, sulle note del finale del ‘Così Fan Tutte’ di Mozart il sipario dell’Amato Opera House si chiuse per sempre.L’anno seguente, nel 2010, dall’altra parte dell’oceano, in un paese a nord di Milano, Barlassina, un altro uomo raccolse allora il testimone del più piccolo teatro d’opera al mondo.Un grande appassionato d’opera con alle spalle la tradizione di una famiglia di Barlassina che dal 1875 si era sempre occupata di ebanisteria e mobili di altissimo pregio, Marco Belloni, insieme alla moglie Angela, decide di disegnare e poi costruire un piccolissimo teatro lirico, dedicandolo al padre Antonio. Così, quando agli inizi del 2000 il capannone dell’azienda di famiglia si rivela troppo piccolo per soddisfare la richiesta internazionale di mobili, Marco sposta la sua attività in un’altra struttura e decide di trasformare lo spazio, rimasto vuoto, in un vero teatro d’opera, il più piccolo e il più raffinato al mondo con un’acustica da far invidia ai più prestigiosi teatri lirici inter nazionali.Poltrone comodissime in platea, palchi curatissimi e arredati con mobili diversi, così come da tradizione ottocentesca, quando le famiglie erano proprietarie di ciascun palco, un autentico teatro d’opera in scala ridotta che può ospitare quasi cento spettatori.Il Teatro Antonio Belloni è giunto alla sua ottava stagione lirica e il successo di critica e di pubblico lo hanno saldamente inserito nel panorama delle proposte liriche più esclusive e ricercate che si possano trovare nel panorama internazionale. Al Teatro Belloni è andata in scena, per la prima volta dopo oltre un secolo, la versione originale di ‘Madama Butterfly’ di GiacomoPuccini, nella versione approvata dal compositore. A novembre 2017 è in programma una rarissima versione del ‘Don Giovanni’ di Mozart mai più rappresentata da oltre due cento anni.Oltre all’attività lirica, il teatro si distingue per l’impegno di Giovanni Belloni nel guidare il Piccolo Coro, una formazione di voci bianche con bimbi dai 6 ai 10 anni.l Piccolo Coroha recentemente conquistatoun meritatissimo successo con il video‘Paura dell’interrogazione... Cioè’ che ha totalizzato oltre due milioni di visite in poco più di due mesi. E’ una esperienza indimenticabile ed è davvero piacevole assaporare l’opera in questa piccola ma fantastica bomboniera che mette a suo agio chiunque vi entri, anche per i piu’ impassibili e indifferenti all’opera lirica. Un’altra chicca del Teatro Belloni è lo slogan “Una stella in regalo” con la quale è possibile offrire una delle 1756 stelle del cielo del teatro dandole il nome dell’offerente, oppure di na persona vicina, di un figlio, un nipote un parente; la stella brillerà in occasione di ogni spettacolo. Un regalo speciale ed originalissimo insieme ad un certificato che riporterà il numero della stella ed il nome del dedicatario il cui contributo aiuterà l’Associazione Culturale Teatro Antonio Belloni nella campagna gratuita rivolta ai bambini, adolescenti e ragazzi delle scuole del territorio perché si avvicinino alla musica, all’arte del canto e della recitazione. La direzione artistica e musicale è affidata al sovraintendente Andrea Scarduelli che vanta un curriculum di respiro internazionale men tre la regia delle strutture tecniche è affidata a Giovanni Belloni deus ex machina del gioiello di famiglia.