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CINA-EUROPA: LA NUOVA ERA DELLA GLOBALIZZAZIONE
di Ermanno Umberto Basilico Membro del Comitato Scientifico di Golf People Club Magazine Senior Partner Interprof Group
E’ di pochissimi giorni fa l’annuncio che la Cina si espanderà in Italia, a Milano: dopo il calcio saranno le Università e la moda ad essere gli obiettivi dei futuri investimenti cine- si. Dopo l’ingresso di ChemChina in Pirelli Milano sta diventando sempre più attraente per i capitali cinesi, una sorta di quartier generale in Europa di Pechino.La marcia del capitalismo cinese ha segnato una tappa importante nel 2016: gli investi- menti in Europa da parte della Cina hanno infatti toccato la cifra stellare di 35 mld /euro secondo i dati degli istituti di ricerca RHO- DIUM GROUP e MERCATOR INSTITU- TE FOR CHINA STUDIES. Di questi temi se ne è parlato, discusso e gli stessi sono stati oggetto di un ampio approfondimento all’Annual Meeting della ECEC Europe-Chinese Entrepreneurs Convention tenutasi presso il Casino’ di Campione d’Italia. Nel 2015 il volume dell’interscam- bio tra Cina e Italia è aumentato dell’8,5%, pari a 38,6Mld/euro mentre l’esportazione italiana verso la Cina è stata pari a 10,4 Mld/euro e l’esportazione cinese verso l’Italia di 28,2Mld/euro.L’Italia continua ad offrire al mercato cinese prodotti di qualità come macchine, prodotti ad alta tecnologia, farmaci, abbigliamento ed accessori, agroalimentari, autoveicoli, cuoio lavorato.I progetti italiani d’investimento in Cina hanno toccato i 6,5 Mld/$, mentre l’Italia è diventata una delle principali destinazioni de- gli investimenti cinesi in Europa; nel 2015 è stata al primo posto con oltre 7,5 Mld/euro, incluso l’investimento da 7,1 Mld/euro da parte del gruppo ChemChina, tra le maggiori operazioni effettuate all’estero da parte cinese negli ultimi anni. Notevole anche lo sviluppo nel settore del turismo, anche grazie alla positiva partecipa- zione cinese all’Expo di Milano, oltre 3 milioni di cinesi hanno visitato l’Italia, le quattro maggiori compagnie aeree hanno aperto voli diretti tra Roma e Milano e le principali città cinesi come Pechino, Shangai, Xi’an, Chongqing, Guangzhou.La collaborazione istituzionale tra Cina e Italia ha re gistrato una serie di novità, il Ministero del Commercio Ci nese e il Ministero dello Sviluppo Economico Italiano hanno lavorato per approfondire le collaborazioni nei cinque settori definiti prioritari (ambien te, sanità, urbanizzazione sostenibile, agroalimentare e aviazione) già individuati nel 2014.Golf People Club Magazine, ha partecipato direttamente con i propri vertici editoriali a tutte le sessioni tecniche oltre che natu ralmente alla seguente cena di gala ed è stato rappresentato in particolare da Maria Grazia Borelli, presidente Golf People Club Maga- zine nonché noto industriale nel settore della profumeria, da Ermanno Umberto Basilico, commercialista, consigliere Comitato Scientifico Golf People Club Magazine, già Consigliere dell’ Ordine dei Ragio- nieri Commercialisti, Esperti Contabili e Dottori Commercialisti di Monza, riveste, attualmente, senior partner in seno ad una importante struttura professionale con sedi a Milano e Saronno, denominata Interprof Group, attiva e presente con filiali, succursali e corrispondenti a livello internazionale, composta da oltre 15 qualificati professionisti guidati da Alberto Bragagnolo, dottore commercialista e da Rosi Pantè, consulente legale, Nicola Bravetti, editorialista Comi- tato Scientifico Golf People Club Magazine, noto banchiere di nazionalità elvetica già presidente e fondatore di Banca Arner in Svizzera, in Italia e nelle Bahamas, già presidente dei Fiduciari Finanziari in Cantone Ticino e vice presidente dei Fiduciari Finanziari della Confederazione Elvetica, attualmente presidente Bravo Advisory SA. Stefano Masullo, direttore responsabile Golf People Club Magazine, non è potuto intervenire, ma ha seguito a distanza lo svolgimento dei lavori, poiché impegnato nella stessa giornata ad una riservata ed esclusiva cena istituzionale di relazioni professionali internazionali, destinata a 30 importanti imprenditori unitamente ad Aurelio Biassoni, Presidente Brianza Protagonista, a Gaston Lasarte, Ambasciatore della Repubblica dell’Uruguay, a Ricardo Duarte, Console della Repubblica dell’ Urguay, ad Aldo Castelnovo, Presidente della Associa- zione di Commercio Italo Uruguaiana, ed a Fabrizio Sala, Vice Presidente Regione Lombardia.Il primo tra i relatori a trattare il tema della gestione della globalizzazione e le modalità di espansione della Cina è stato il professor Xiang Bing – Vice chairman in Charge of Investment Affairs of European Commis- sion and founding dean of Cheung Kong Graduate School of Business.
Nelle premesse il Professore ha espresso alcuni concetti relativi all’inesistenza di una vera ed effettiva Banca Mondiale, all’assenza di una reale e concreta politica mondiale a supporto dell’e- conomia delle imprese ed una inefficace ed inefficiente struttura che possa aiutare le imprese nel pro- cesso di globalizzazione. La stessa TTIP (Tran- satlantic Trade and Investment Partnership) è stata oggetto di aspre critiche da parte di noti economisti primo fra tutti Joseph Stiglitze che Xiang Bing ha definito come “antiestabilishment”.Secondo il Professore nessuno tra gli addetti ai lavori ha una visione di lunga durata, si è e ci si è radicati ad una visione miope senza lungimiranza alcuna suggerendo alle aziende cinesi di avere una visione realmente globale del mondo.Le aziende cinesi e gli impren- ditori cinesi non devono solamente pensare all’innovazione fine a se stessa e per produr- re denaro e ricchezza ma devono custodire il sogno, il senso di solidarietà per l’inizio di una nuova era della globalizzazione.
La Cina, seconda realtà economica mondia- le, deve approcciare la globalizzazione con una nuova filosofia, nuove tecnologie ed unanuova idea di sviluppo al pari di un Nuovo rinascimento culturale, sociale, economico e politico.A seguire anche il collega Shuiping Wag, - Head of Business and Commerce De- partment of Jangxi Province Government – nel suo intervento ha commentato i punti di forza delle Provincia di Jangxi (soprannominata la Svizzera della Cina) che dispone di enormi risorse e potenzialità in differenti settori: dall’energia alla componentistica auto, barche e navi, è la capitale del bronzo e del tungsteno, vanta il primato nella tecno- logia LED, è leader nella produzione di ceramiche, dispone di fonderie specializzate e di moderne tecnologie in ambito agricolo.L’ultimo intervento della mattinata è stato ad opera di Maurizio Castello – partner at KPMG China - che ha esposto le linee guida per la conduzione di una trattativa fina- lizzata ad un closing: in particolare occorre identificare una strategia di base su cui lavorare, implementare le specifiche azioni per poi passare alla terza fase definita “transaction execution” attraverso un’accurata due diligence - di business, fiscale, finanziaria, legale – i cui elementi fondamentali sfocianonel prezzo e se si porta a conclusione o meno il deal. Da ultimo si passa alla fase del signing e quindi alle successive post deal execution e alla conclusiva dell’integration. I principali ostacoli che si incontrano nell’affrontare pro- cessi di inter-nazionalizzazione riguardano la scarsa qua- lità dei dati, i problemi interni alle famiglie imprenditrici, i vincoli e le rigidità legate al mondo del lavoro, i vincoli e le criticità di ca- rattere fiscale, le difficoltà di interlocuzione a causa delle barriere culturali, sociali e spesso le diffidenze oltre alle questioni linguistiche che sono tutt’altro che trascurabili.I risultati statistici post acquisizione e della gestione – derivanti dall’esperienza di KPMG - sono deludenti in quanto solo un terzo delle acquisizioni portano valore aggiunto agli azionisti, un terzo rimane neutrale, mentre per un altro terzo le aziende target non hanno creato valore o hanno distrutto valore. Ritornando al post acquisizione occorre definire il business security value affinche’ vengano identificati i limiti e le condizioni per non disperdere valore, occorre poi pro- gettare il futuro dell’azienda e le eventuali sinergie.Infine occorre organizzare una seria ed afficace “clear communication stakeholder” per illustrare i motivi e le finalità dell’acquisizione avvenuta.Nel panel dei relatori non poteva mancare un rappresentante di Private Equity e nello specifico Lorenzo Stanca – Managing Partner of Mandarin Capital Partner - il quale ha avuto modo di seguire e finanziare alcune acquisizioni – una fra tutte Zoomlion/Cifa - e constatare una grande capacità del top management di gestire, confrontarsi, ed evidenziare una notevole sensibilità del medesimo.Lo stesso dicasi per il deal Ladurner – Wet Oxidation- e China Chemical/Pirelli.Gli ultimi due interventi di rilievo in seconda giornata sono stati di Weiqun Li, - Secretary- General of China Association of Private Equity – e Hiroki Miyazato – President of Haitong Bank - i quali hanno sottolineato una maggior consapevolezza “cinese” degli operatori nel gestire e trattare i processi di internazionalizzazione e globalizzazione non più e non solo tenendo in considerazione il puro business bensì una attenzione particolare ai valori, una nuova consapevolezza cinese del mercato e definito come Nuova Era dello Sviluppo della Cina in Europa – La One Belt, One road-. Entrambi aiutano in maniera concreta le imprese cinesi che aprono a nuovi mercati e so- prattutto quelle che investono in Europa. Come dire che la realtà economica più apprezzata è la Cinae che la vera glo-balizzazione ci-nese è appena iniziata e che tra 10,20 anni potremoassistere all’im-plementazione diun vero processodi globalizzazione; oggi siamo ancora – dal punto di vista delle economie, anche su scala mondiale - ad un punto critico che un economista giapponese ha definito “black hole”. Per concludere si prevede una nuova fase della globalizzazione come una nuova ecologia, una gestione della globalizzazione con una nuova saggezza, un nuovo approccio alla collaborazione, uno spirito collaborativo forte, lo sviluppo di nuove policy aziendali,
uno sviluppo tollerante, una attenzione alla protezione dell’ambiente e della salute.